Lo studio Ruo Piazzoni compie, nel 2024, 110 anni di attività nel Foro di Roma. Una storia come tante o forse no: perché 110 anni sono un traguardo di una certa rilevanza.
Gli inizi: 1914-1955. Fu Alfonso Ruo, giovane avvocato pugliese che, dopo avere compiuto i suoi studi a La Sapienza di Roma, iniziò l’attività nella capitale iscrivendosi al Consiglio dell’Ordine nel 1914. In realtà avrebbe voluto dedicarsi al giornalismo e, fino al 2022 fu difatti anche giornalista parlamentare ma l’avvento del fascismo comportò per lui, a livello personale, l’abbandono di tale progetto. Liberale convinto, non prese infatti la tessera del Partito Fascista, non giurò fedeltà, dovette abbandonare l’attività di giornalista parlamentare e decise di concentrarsi sulla libera professione. D’altronde era anche diventato padre di Guido -poi avvocato anche lui- nel 1923 e le responsabilità familiari premevano. Fu avvocato civilista ma non solo: si dedicò anche all’attività di produttore cinematografico, essendo una personalità poliedrica, molto forte e volitiva (narrano le storie familiari e professionali) con una forte spinta imprenditoriale.
L’attività professionale fu florida e non ricevette particolari fastidi dal Regime. I Ruo vivevano e avevano studio a via Oslavia, l’allora “nuovo” quartiere giuridico della capitale. Poco distante, in via Sabotino vivevano invece i Santoro, l’altro ramo della famiglia, cui appartenevano Lydia Santoro, anche lei avvocato che lavorò nello studio legale anni dopo assieme al marito, ed Emanuele Santoro, avvocato e primo capo del servizio legale della RAI.
Il dopoguerra, la ricostruzione, la riforma agraria, l’ampliamento della prospettiva civlistica dello studio: 1955-1989. Come portato naturale di una storia familiare che non lasciava scampo, il figlio Guido Ruo fu brillantissimo studente di giurisprudenza, sempre a La Sapienza, laureatosi con lode con il Prof. Scialoia, seguì le orme del padre nella libera professione e nello studio, dedicandosi in un primo tempo alla Riforma agraria di cui pur molto giovane fu uno dei protagonisti. Divenne Capo del Servizio legale dell’Ente Maremma, poi ERSAL, occupandosi di espropriazioni ai latifondi e di assegnazione di terre ai coltivatori diretti. Lasciò l’Ente Maremma quando vi fu la normativa sulle incompatibilità professionali, per dedicarsi alla libera professione: si occupò di appalti, con contratti anche all’estero, e di procedure concorsuali in liquidazioni coatte amministrative. Fu coadiuvato nel suo studio da Lydia Santoro Ruo che, dopo essersi laureata in giurisprudenza di nascosto dai propri genitori che non ritenevano che una donna potesse/dovesse studiare, decise di dedicarsi alla libera professione. La morte prematura del marito Guido (avvenuta nel 1980, a 57 anni) proiettò Lydia stabilmente nel mondo delle L.C.A. Nominata Commissario Liquidatore nel gruppo IFM (Istituto Finanziario Milanese) con le sue numerosissime società collegate, trasferì il suo centro di interessi nella sede della LCA a Milano, limitando l’attività a Roma.
Tra oggi e domani. L’apertura internazionalista: dal 1989 a…domani. Nel frattempo, l’Avv. Maria Giovanna Ruo, figlia di Guido Ruo e Lydia Santoro, si era laureata anche lei in giurisprudenza (scelta coattiva perché a tutt’altro avrebbe voluto dedicarsi: ma all’epoca si diventava maggiorenni a 21 anni e non ebbe possibilità di scelta in una famiglia in cui “o giurisprudenza o legge”) a La Sapienza con lode. Nei primi anni, anche perché stanca di un ambiente familiare in cui di attività forense si parlava dalla mattina alla sera, aveva optato per il lavoro dipendente presso un istituto di credito di diritto pubblico: il CREDIOP. Tuttavia, la scelta le pesava e decise di lasciare il lavoro e dedicarsi alla libera professione, più confacente al suo carattere libero, avendo adempiuto al consiglio paterno di “fare i figli mentre stava in banca” -come le aveva più che consigliato il padre pochissimi giorni prima di morire. Abbandonò quindi il lavoro dipendente alla nascita del terzo figlio Guido, che era stato preceduto 10 anni prima da Davide (e nel mezzo da altra figlia, Maria Francesca). Il campo prescelto di applicazione fu il diritto di famiglia e minorile, forse per “ricondurre la vita ad unità aristotelica”. Lo studio legale aveva nel frattempo molto diminuito le sue attività, data la scelta dell’Avv. Santoro Ruo di dedicarsi alle procedure concorsuali a Milano.
L’area del diritto di famiglia e minorile fu una scelta determinata e consapevole dell’Avv. Maria Giovanna Ruo alla quale questa si è applicata con dedizione, sia nella professione privata, sia nella attività forense di costituzione e poi di guida per 24 anni dell’associazione CAMMINO-Camera Nazionale Avvocati per le persone, per i minorenni e per le famiglie. Negli anni ne ha fondato e poi diretto la Scuola di Alta Formazione Specialistica che ha formato molti professionisti nell’area persone, famiglie, minorenni divenuti specialisti ai sensi della normativa forense. È stata ascoltata in sede istituzionale in decine di audizioni da Governo, Parlamento, Autorità garanti, Consiglio Nazionale di Bioetica. Ha costruito decine di percorsi formativi dove ha insegnato. Ha svolto attività di docenza in università (alla LUMSA di Roma ha insegnato per anni Diritto minorile e di famiglia e ha diretto l’omonimo Master), enti pubblici e privati, compresa la Scuola Superiore della Magistratura; ha svolto attività di consulenza anche per stati esteri. È stata giudice a Forum, la popolare trasmissione televisiva di Mediaset condotta da Barbara Palombelli dal 2014 al 2019. Ha scritto numerosi saggi e libri ed affianca all’attività professionale anche un’intensa attività convegnistica. Ha ideato e costruito il sito CEDUinCAMMINO che raccoglie schede sintetiche di centinaia di sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo assieme all’Avv. Guido Piazzoni.
Due dei figli di Maria Giovanna Ruo hanno intrapreso l’attività forense. L’avv. Davide Piazzoni si è laureato a pieni voti a La Sapienza di Roma e ha poi ottenuto dottorato di ricerca all’Università Bocconi di Milano. Già da studente ha iniziato la collaborazione con lo studio di famiglia del quale è consulente nei suoi campi specifici d’interesse. L’avv. Guido Piazzoni, laureatosi anch’egli a pieni voti a RomaTre con tesi dichiarata “di particolare interesse scientifico”, ha poi frequentato il Master all’Università di Leiden (Olanda) in international dispute settlement. Anche lui ha iniziato a collaborare con lo studio già prima della laurea ed è oggi avvocato specialista nel settore del diritto di famiglia e minorile riconosciuto dal Consiglio Nazionale Forense. Entrambi i fratelli nutrono una passione per il diritto civile, di famiglia e minorile che trattano in maniera approfondita anche dal punto di vista internazionale e transnazionale, anche grazie alla conoscenza di numerose lingue straniere, quali inglese, francese e spagnolo.